venerdì 20 gennaio 2012

Passeggiata per Monti con scoperta gourmet

Un paio di domeniche fa, approfittando di un bel pomeriggio di sole (aria fredda di Tramontana, cielo terso e luce bellissima) siamo usciti per fare delle foto. La meta: il Rione Monti, uno dei quartieri del centro di Roma più caratteristici e piacevoli, che mantiene ancora il sapore pittoresco della Roma di una volta ma riservando inaspettate sorprese ed infatti la scelta non era solamente estetica, avevo voglia di andare in avanscoperta...gourmande naturalmente. Devo confessarlo: curiosando fra guide varie e riviste di settore avevo notato una buona concentrazione di segnalazioni proprio in questa zona. Allora perché non unire l'utile al dilettevole e, fra uno scatto e l'altro, non curiosare un po'?!
Di nomi di ristoranti e non solo ne avevo trovati un discreto numero ed alcuni ritornavano da varie parti ma a stuzzicare particolarmente la mia curiosità era stata una segnalazione sull'ultimo numero della rivista "Il Gambero Rosso", si parlava infatti di un luogo inedito che unisce un piccolo vivaio di aromatiche ad un ristorantino, si chiama non a caso "Aromaticus" ed è al numero 134 di Via Urbana. Scopriamo chiacchierando con uno dei proprietari che nonostante il locale abbia aperto da neanche due mesi il suo nome ha già fatto il giro di molti food blog per poi rimbalzare sulle pagine della famosa rivista. Bisogna ammettere che è un bel esordio: evidentemente la formula risto-vivaio, dove alla novità del connubio si uniscono  freschezza e qualità dei prodotti, ha colto nel segno.
Dall'esterno sembra più un negozio dedicato esclusivamente al city farming, con un gradevole aspetto che mi ricorda molto una certa Francia di campagna: arredi semplici, colori tenui, un parquet chiaro e rustico e poi tanti vasetti, innaffiatoi, bustine di semi, e naturalmente  le piantine aromatiche che fanno bella mostra di sé. Nulla lascerebbe presagire che qui c'è anche un ristorantino se non fosse per la lavagnetta legata all'inferriata che annuncia: "dalle ore 13 da Aromaticus si mangia": un menu ridotto ma interessante dove i piatti sono resi particolari proprio dagli aromi.
Curiosando fra gli scaffali scopriamo varie tipologie di sali, pepi e altri aromi ma la cosa che più ci colpisce è il banco frigo dove troviamo germogli di vario tipo fra cui quelli di porro e tante scatoline di crescioni.

Il proprietario vedendoci interessati ci viene incontro gentilissimo e con una disponibilità fuori dal comune ci spiega un po' di cose mentre ci fa assaggiare alcuni prodotti presenti in negozio. Per prima cosa proviamo le inaspettate oyster leaves che indubbiamente ricordano il sapore dell'omonimo mollusco e poi proseguiamo con dei crescioni di varie piante: quelle foglioline, tenere tenere, che sembrano tanto fragili in realtà racchiudono dei sapori intensi e persistenti...una vera scoperta gustativa. La scala dei gusti è molto ampia e si passa da foglie più dolci ad altre decisamente piccanti; ma il crescione più sorprendente è stato l'ultimo assaggiato che faceva letteralmente esplodere in bocca un fresco sapore di anice e liquirizia.

Se l'altro pomeriggio è stata solo una ricognizione sicuramente la prossima volta non tornerò a casa a mani vuoti e la mia insalata non sarà più la stessa. 

2 commenti:

  1. Questo posto è interessante, ma quanto si paga per mangiare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il menu è molto semplice e con pochi piatti pubblicati con i prezzi sul loro sito: www.aromaticus.it

      Elimina